giovedì, febbraio 08, 2007

noi che gli anni 80...

Noi che giocavamo a Nascondino a tutte le ore.
Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color...".
Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a "Regina reginella" e a "Campana".
Noi che bastavano due tappi per iniziare il giro d'Italia.
Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
Noi che litigavamo per stabilire se un gradino valeva come "rialzo" a "Rialzo buzzico".
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale dei Giardini".
Noi che se avevi "Vicolo Corto e Vicolo Stretto" perdevi sicuro.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce".
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
Noi che andavamo in due sulla Graziella, e piú grandi sul Ciao.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che ogni volta che suonavamo rispondeva la madre.
Noi che pensavamo di avere segreti.
Noi che i segreti li avevamo davvero.
Noi che abbiamo maneggiato sostanze chimiche come il pongo, il DAS e la gommapane.
Noi che abbiamo manipolato anche la MIKRONITE.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che non sapevamo leggere il termometro.
Noi che prima di adoperarlo, "il termometro lo devi scaricare".
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che se sospettavamo che ci volevano fare la puntura, ci nascondevamo sotto il letto.
Noi che se c'era un pallone e 4 alberi era già tutto ok per giocare a calcio.
Noi che se non c'erano gli alberi si giocava lo stesso.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che il portiere era l'1, lo stopper era il 5 e il centravanti il 9.
Noi che "Non puoi giocare a pallone con noi perchè siamo già pari".
Noi che non dovevamo far tardi.
Noi che era pronta la cena proprio al momento del calcio di rigore.
Noi che giocavamo a pallone anche in casa, con la palla di spugna.
Noi che passavamo pomeriggi giocando a Risiko.
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che Scarabeo non ci piaceva.
Noi che il cubo di Rubik non l'abbiamo mai finito, perlomeno senza barare..
Noi che ci scambiavamo le figurine prima delle lezioni (e durante, e dopo..).
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che odiavamo i PlayMobil.
Noi che avevamo la pista Polistil, e le femmine Cicciobello col disco che frignava.
Noi che avevamo le macchine filoguidate, e le femmine la casa di Barbie con l'ascensore.
Noi che ci spaccavamo i diti per giocare a Subbuteo.
Noi che con un ramo di salice facevamo l'arco per sentirci Orzowei.
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che nei prati al buio tra il frinire delle cicale scorgevamo ancora le lucciole (e non sapevamo sarebbero state le ultime).
Noi che a volte si litigava.
Noi che 5 minuti dopo era già tutto dimenticato..
Noi che "se fai questo non sei più amico mio".
Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte.
Noi che nessuno sapeva le regole del Tresette!
Noi che avevamo il mangiadischi schiacciato con il manico.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli...!!
Noi cha avevamo la tv in bianco e nero.
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Mazinga, ovvio..)
Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che sognavamo un'avventura alla Ambrogio Fogar.
Noi che a Natale guardavamo "Il piccolo lord", perchè lo davano fisso.
Noi che ridevamo se un amico rideva.
Noi che ridevamo se un amico piangeva!
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che le scarpe nuove duravano una settimana..
Noi che le scarpe nuove restavano pulite un'ora!
Noi che la domenica con le scarpe nuove dovevamo andare alla messa.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che telefonavamo di nascosto.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che quando ritiravi le foto dal fotografo eravamo curiosi di vederle.
Noi che a scuola si andava a piedi.
Noi che scrivevamo tutti gli avvisi sul diario perdendo delle ore.
Noi che attaccavamo le gomme da masticare sotto il banco.
Noi che il diario ce lo tiravamo addosso, mentre le femmine ci scrivevano romanzi d'amore.
Noi che per andare alla gita scolastica di 5 giorni dovevamo preparare i genitori mesi prima.
Noi che se c'era la neve si restava alla finestra a guardarla.
Noi che come smetteva, allora TUTTI DI SOTTO!!!
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano. Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che tornavamo a casa solo quando la mamma ti chiamava dal terrazzo.
Noi che ai compleanni il regalo per il festeggiato ce lo sceglieva la mamma.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che avevamo paura che qualche amico non venisse, ma poi c'erano tutti.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
Noi che a carnevale la mamma ci obbligava a vestirci da Zorro.
Noi che facevamo sogni brutti.
Noi che ti svegliavi col battito di cuore a mille.
Noi che dormivamo con la luce del corridoio accesa.
Noi che dal letto guardavamo se c'era qualcuno nel buio dietro la finestra.
Noi che andavamo a letto dopo Carosello.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che poi non dormivamo per una settimana.
Noi che andavamo a letto con le scarpette di lana e il pigiama di flanella.
Noi che leggevamo Geppo, Tiramolla, Bullo e Birillo, Soldino e Nonna Abelarda.
Noi che vendevamo i vecchi giornalini di Topolino sotto casa.
Noi che rubavamo la frutta dagli alberi.
Noi che la rubavamo anche se non ti andava di mangiarla.
Noi che quella che non mangiavamo ce la tiravamo.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che giocavamo con la cerbottana a chi lanciava lo stucco più lontano e poi ce lo sparavamo addosso.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che avevamo "il libro delle vacanze", ma i compiti d'estate non li facevamo.
Noi che le poesie non le volevamo imparare.
Noi che però sappiamo a memoria "Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)".
Noi che abbiamo pianto quando l'Italia ha perso contro l'Argentina a Napoli.
Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella..fai merenda con Girella.
Noi che a pranzo mangiavamo poco e a merenda divoravamo scaffali di brioches.
Noi che campavamo di Girella e saccottini del Mulino Bianco.
Noi che a volte a merenda mangiavamo anche pane, acqua e zucchero, o pane, olio e sale o pane e marmellata.
Noi che se la mamma ci comprava il gelato, era il Cucciolone, così con il biscotto era più nutriente.
Noi che bevevamo esclusivamente il Billy.
Noi che compravamo gli ovetti kinder per trovare il puffo falegname.
Noi che di politica non ce ne fregava niente.
Noi che conoscevamo solo il Presidente della Repubblica perchè c'era la sua foto in classe.
Noi che avevamo la calcolatrice nell'orologio al quarzo.
Noi che del mondo politico conoscevamo anche Spadolini solo perchè era grassissimo.
Noi che i politici non li conoscevamo, ma Gennaro Ulivieri e Guido Pancaldi, si.
Noi che eravamo preoccupati che l'uomo a mollo della pubblicità avesse i reumatismi.
Noi che non c'erano grandi fratelli, isole dei famosi e fattorie..
Noi che indossavamo maglie che pizzicavano.
Noi che nei giorni importanti ci vestivano con le calze bianche.
Noi che le calze bianche le odiavamo perchè erano strettissime.
Noi che quando toglievamo le calze ci lasciavano un segno mostruoso sul polpaccio.
Noi che per la comunione ci regalavano i compassi e le calcolatrici.
Noi che avevamo la penna con l'inchiostro cancellabile.
Noi che avevamo il mappamondo con la luce dentro.
Noi che la mamma ci metteva le toppe sui gomiti dei maglioni quando diventavamo lisi.
Noi che le toppe le volevamo mettere anche quando i maglioni erano nuovi.
Noi che avevamo tutti i capelli corti a spazzola.
Noi che a volte ci pettinavamo.
Noi che odiavamo il minestrone.
Noi che non sapevamo leggere l'orologio a lancette.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween.
Noi che ci emozionavamo se salivamo anche solo su un autobus di linea.
Noi che ci superemozionavamo se dovevamo salire su un treno.
Noi che avevamo il deflettore sui finestrini anteriori della macchina.
Noi che credevamo che la nostra squadra era la più forte del mondo (anche gli interisti).
Noi che ci sdraiavamo sui prati.
Noi che tornavamo a casa regolarmente coi pantaloni sporchi d'erba.
Noi che fra amici eravamo tutti caratterielmente diversi.
Noi che però IN FONDO SIAMO STATI TUTTI UGUALI...!
Noi...
Noi che che ora siamo qui a ricordare...

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