Il nome Italia viene usato per la prima volta dagli autori greci e nella fattispecie da Erodoto. Con tale nome si indicava la parte meridionale della penisola, l'antico Bruttium (attuale Calabria), poi il nome si estese ad indicare i connazionali della Magna Grecia, che venivano detti Italiótai.
L'etimologia del nome, secondo una tesi antica, si basa sul nome greco italós che significa toro come forma contratta e grecizzata dell'umbro vitlu (vitello). Tale etimologia era stata già tramandata dagli stessi greci che vedevano l'origine del nome in Ouitoulía, ossia "terra dei vitelli". Essa fu in seguito riproposta da Dionisio d'Alicarnasso, Varrone, Gellio, Festo.
Questa etimologia non è però da tutti accettata, e ha dato origine a proposte alternative.
Secondo un'altra ipotesi, l'origine del nome non è una forma grecizzata dell'umbro, bensì un termine di derivazione etrusca, in quanto Apollodoro sosteneva che gli Etruschi usavano il termine italón per indicare il toro. Lo stesso confermava il bizantino Giovanni Tzetzes che presumibilmente non conosceva la fonte di Apollodoro e forse lo aveva appreso da qualche altra fonte antica. Il pratica la radice vitul- sarebbe arrivata nella lingua etrusca e avrebbe perso l'iniziale della parola. Quindi questa tesi può anche associarsi alla prima considerando la lingua etrusca come mediatrice con il greco.
Su quest'ultimo punto ci sono state ipotesi divergenti, ad esempio c'è chi, come il filologo Domenico Silvestri, sostiene che il nome sia passato dall'etrusco al greco, ma già con il suo significato finale. In pratica gli Etruschi chiamavano la penisola già Italia e i suoi abitanti Itali.
Più di recente, Giovanni Spadolini aveva commissionato al filologo Giovanni Semerano uno studio proprio sulla parola Italia. Tale studioso è noto per una sua teoria che fa derivare le lingue indoeuropee da alcune lingue semitiche ed, infatti, consegnò al presidente Spadolini l’esito della sua indagine facendo emergere che il termine Italia derivava da Atalu, una parola dell’accadico, che significa terra del tramonto a cui poteva associarsi anche la parola etrusca hinthial che significa ombra. La nota su cui Semerano insisteva non era basata sulle tradizioni storiche ma su considerazioni prettamente linguistiche, infatti egli notava che la "i" del romano vitulus (derivato dall'umbro vitlu) era breve, mentre la "i" di Italia era lunga.
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Il nome Italia viene usato per la prima volta dagli autori greci e nella fattispecie da Erodoto. Con tale nome si indicava la parte meridionale della penisola, l'antico Bruttium (attuale Calabria), poi il nome si estese ad indicare i connazionali della Magna Grecia, che venivano detti Italiótai.
L'etimologia del nome, secondo una tesi antica, si basa sul nome greco italós che significa toro come forma contratta e grecizzata dell'umbro vitlu (vitello). Tale etimologia era stata già tramandata dagli stessi greci che vedevano l'origine del nome in Ouitoulía, ossia "terra dei vitelli". Essa fu in seguito riproposta da Dionisio d'Alicarnasso, Varrone, Gellio, Festo.
Questa etimologia non è però da tutti accettata, e ha dato origine a proposte alternative.
Secondo un'altra ipotesi, l'origine del nome non è una forma grecizzata dell'umbro, bensì un termine di derivazione etrusca, in quanto Apollodoro sosteneva che gli Etruschi usavano il termine italón per indicare il toro. Lo stesso confermava il bizantino Giovanni Tzetzes che presumibilmente non conosceva la fonte di Apollodoro e forse lo aveva appreso da qualche altra fonte antica. Il pratica la radice vitul- sarebbe arrivata nella lingua etrusca e avrebbe perso l'iniziale della parola. Quindi questa tesi può anche associarsi alla prima considerando la lingua etrusca come mediatrice con il greco.
Su quest'ultimo punto ci sono state ipotesi divergenti, ad esempio c'è chi, come il filologo Domenico Silvestri, sostiene che il nome sia passato dall'etrusco al greco, ma già con il suo significato finale. In pratica gli Etruschi chiamavano la penisola già Italia e i suoi abitanti Itali.
Più di recente, Giovanni Spadolini aveva commissionato al filologo Giovanni Semerano uno studio proprio sulla parola Italia. Tale studioso è noto per una sua teoria che fa derivare le lingue indoeuropee da alcune lingue semitiche ed, infatti, consegnò al presidente Spadolini l’esito della sua indagine facendo emergere che il termine Italia derivava da Atalu, una parola dell’accadico, che significa terra del tramonto a cui poteva associarsi anche la parola etrusca hinthial che significa ombra. La nota su cui Semerano insisteva non era basata sulle tradizioni storiche ma su considerazioni prettamente linguistiche, infatti egli notava che la "i" del romano vitulus (derivato dall'umbro vitlu) era breve, mentre la "i" di Italia era lunga.
Luky dotto!!!
grazie lukyyyyyyy!!!
ah se non ci fossi tu! ;)
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